martedì 18 ottobre 2011

Articolo BresciaOggi sulla vendita di aree verdi comunali


PONTOGLIO. Minoranze critiche: «Una svendita». L'assessore all'agricoltura replica: «Siti privi di valore ambientale»

L'asta dei due polmoni verdi ridà respiro alle polemiche

Cessione del parco in via Kennedy e del «bosco» dedicato ai neonati: da oggi scatta una raccolta di firme per congelare subito l'operazione


Domenica 16 Ottobre 2011 PROVINCIA, pagina 25

L'hanno già ribattezzata la svendita delle aree verdi pubbliche. In realtà lo spin-off immobiliare, ovvero la cessione delle proprietà ritenute improduttive, varato dal Comune di Pontoglio, è molto più complesso perchè nella lista dei beni da mettere all'asta figurano anche fabbricati e parcheggi.
Ma è attorno alla vendita del parco del quartiere di via Kennedy e dello spazio piantumato dal Gruppo ecologico pontogliese nell'area industriale di via Milano che si sono scatenate proteste e polemiche. Dalla Lega Nord al Partito Democratico, il dissenso verso l'operazione ha coagulato trasversalmente tutte le opposizioni trovando sponda in Legambiente e nel Gep.
La mobilitazione ha partorito per ora due iniziative con un unico obiettivo: convincere la Giunta ad annullare l'asta. Così, oltre ad una raccolta di firme che scatterà questa mattina, è stato redatto un volantino che spiega a cittadini ed esecutivo le ragioni del dissenso. «Siamo convinti - si legge nel documento del Gep - che Pontoglio non sia così povero da essere costretto a vendere le sue aree verdi pubbliche, un bene ad uso della collettività, patrimonio dei cittadini, che non è a disposizione per essere alienato dall'Amministrazione comunale, che ha invece il dovere di accrescerlo e curarlo».
ENRICO MARELLA, consigliere del Gep, annuncia l'agenda della campagna a sostegno della petizione che inizierà oggi con l'allestimento di un gazebo in piazza XXVI Aprile. «Nei prossimi giorni - spiega Marella - proseguiremo la raccolta di firme porta a porta».
In un vertice tenutosi mercoledì sera, le opposizioni hanno concordato di promuovere un'azione comune dopo aver esaminato le voci dello spin-off. Dalla cessione dei due lotti di verde il Comune punta ad incassare 240 mila euro, ovvero l'equivalente di 80 euro al metro quadro, un prezzo considerato dalle minoranze a dir poco stracciato trattandosi di siti urbanizzati. Se la cessione degli 880 metri quadri in via Kennedy priverà i residenti del rione di un parco particolarmente frequentato, fa ancora più discutere la vendita dei 2100 metri quadri di via Milano dove, in collaborazione con l'Associazione genitori locale, il Gep ha messo a dimora 200 alberi, ognuno dei quali è stato dedicato ai bambini nati negli ultimi anni. Al di là dei risvolti simbolici della cessione dello spazio, la minoranza critica la gestione finanziaria dell'intera partita.
«LA MAGGIORANZA - osserva Augusto Picenni, consigliere comunale della Lista "Per Pontoglio" - ha votato all'unanimità la vendita di aree verdi, parcheggi e immobili per un valore di 700 mila euro. Il ricavato - è stato spiegato in aula - impedirà al Comune di sforare il Patto di stabilità. Si va insomma a mettere una pezza peggiore del buco a una situazione creata dalla Giunta uscente che, proprio sotto l'egida di Alessandro Seghezzi, ha sprecato i 600 mila euro incassati dallo primo stock di cessione di beni municipali. Adesso - prosegue Picenni -, per ovviare al pasticcio del primo preventivo si svende un'altra fetta del patrimonio comunale avendo sforato il Patto in pochi mesi. La somma non serve per investimenti o opere pubbliche ma solo per tappare il primo del suo mandato, e i tremila metri di area verde, ceduti a 80 euro, sono un regalo, essendo urbanizzati. La Giunta, dopo aver aumentato le indennità di carica, insomma, priva la comunità di spazi verdi per risanare il bilancio».
LA REPLICA DELL'ESECUTIVO è affidata all'assessore all'Agricoltura. «Gli alberi piantumati non saranno tagliati ma trasferiti in altre aree verdi che saranno riqualificate - spiega Daniela Bertoli -. Lo spazio di via Milano non ha valore e fra l'altro è un ricettacolo di attività illecite, a partire dallo spaccio di droga».
Giancarlo Chiari

Lista Pontoglio per le Libertà

Replica osservazioni sul verde:
L' Amministrazione Comunale di Pontoglio è fermamente motivata a continuare e se possibile migliorare l' iniziativa promossa e finanziata dal Comune "un albero per ogni nato" a prescindere che questo sia o non sia un dovere di legge.

L' area di via Kennedy (860mq) è una striscia di reliquato verde che purtroppo viene utilizzata da pochi e solo per far fare i bisogni ai propri animali, quest' area che vale la pena sottolineare resterà verde piantumato inedificabile, per dimensioni e forma non si presta per essere attrezzata e utilizzata a parco pubblico.

L' Area di via Milano (2100 mq) che verrà posta in vendita è invece una striscia di terreno della larghezza di 10 metri posta dietro dei capannoni praticamente inutilizzata e inaccessibile se non da gente poco raccomandabile che lascia i segni del proprio bivaccamento (siringhe, bottiglie, ecc.) come peraltro segnalato dagli stessi componenti dei gruppi ecologici (qui ci permettiamo di inserire la smentita del GEP che ha da poco ripulito l'area di via Milano e dichiara di aver trovato solo bottiglie e cartacce, di siringhe nemmeno l'ombra).

Volontà dell' amministrazione per quest' area è invece quella di mantenere la striscia di terreno alberata della larghezza di 14 metri posta sul lato della roggia, già in parte attrezzata con panchine, così da permettere nel prossimo futuro la realizzazione di un percorso ciclopedonale usufruibile a tutti.

Questione non di secondo piano è che il ricavato di queste vendite sarà utilizzato per rendere vivibili, belli, attrezzati e funzionali gli otto parchi del paese attualmente poco utilizzabili, quelli per intenderci che sono dislocati e accessibili in modo omogeneo a tutta la popolazione.

Ultimo appunto ma non di poco conto è che come illustrato in Consiglio Comunale oltre ai progetti di riqualificazione dei parchi è stato spiegato che

gli alberi saranno comunque salvaguardati e dove necessario saranno riposti in un ulteriore area che verra resa disponibile dall' Amministrazione stessa.

"Riteniamo che la raccolta firme sia una forma legittima e democratica di protesta ma sarebbe anche corretto e leale oltre che opportuno che gli stessi organizzatori spiegassero alla popolazione anche i motivi e i progetti che stanno alla base di determinate scelte".

Lista Pontoglio per le Libertà





lunedì 17 ottobre 2011

Volantino di protesta del GEP contro la vendita di aree verdi pubbliche

Nel Consiglio Comunale del 27 settembre la maggioranza che regge l’Amministrazione di Pontoglio ha approvato la Delibera per la vendita di alcuni immobili tra cui due aree con destinazione a VERDE PUBBLICO.

Queste aree sono individuate una in Via Milano dietro i capannoni artigianali per mq 2100 e l’altra di mq 860 è tutta l’area a verde di quartiere in Via Kennedy. Pur consapevoli delle difficoltà economiche in cui versano i Comuni italiani, siamo convinti che PONTOGLIO non sia così povero da essere costretto a vendere anche le sue aree verdi pubbliche.

Le aree a verde pubblico che appunto essendo PUBBLICO sono un bene ad uso della collettività, sono un patrimonio comune di proprietà dei cittadini, che non è a disposizione per essere alienato dall’Amministrazione Comunale, la quale ha solo il dovere di accrescerlo e curarlo.

Ancora più grave è la decisione di vendere l’area di Via Milano perché riguarda una parte di verde pubblico, attrezzato con panchine, dove l’anno scorso e negli anni precedenti sono stati piantumati 200 alberi con le iniziative "UN ALBERO PER OGNI NATO" promosse dal Circolo GEP di Legambiente di PONTOGLIO in collaborazione con l’Associazione A.G.E. e la stessa Amministrazione Comunale, con la presenza dell’allora assessore oggi Sindaco SEGHEZZI.

E’ giusto ricordare che questa iniziativa è un atto dovuto in ottemperanza alla LEGGE 29.01.1992 n° 113: "Obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica" G.U. 40/1992.

Vengono così vendute con il terreno 200 piante, come pura merce, alberi che portano il nome dei bambini che li hanno messi a dimora, ai quali si toglie un diritto prima ancora che siano in grado di difenderlo: è un atto di DISPREZZO, è un FURTO, è una VERGOGNA!

Il ruolo di una buona Amministrazione Comunale dovrebbe essere indirizzato alla cura e alla diffusione sul territorio di aree a verde piantumato, anche di microaree interne all’abitato esistente, non solo come arredo urbano, di cui Pontoglio avrebbe comunque enormemente bisogno, ma come elemento di vita, di qualità della vita, inteso come un bene comune come l’acqua, come l’aria, essenziale per il ciclo naturale, insostituibile per la stessa esistenza umana.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale un ripensamento che porti all’annullamento della delibera per la vendita di queste aree verdi, facendo leva sui giovani presenti nel gruppo di maggioranza che speriamo siano più sensibili rispetto ai loro colleghi consiglieri e assessori comunali, ricordando che per amministrare bisogna voler bene al proprio paese.

Come Circolo GEP di Legambiente ci OPPORREMO a questa decisione di vendere il VERDE PUBBLICO con varie iniziative e manifestazioni, con tutte le nostre forze e con quanti saranno disponibili con noi a partecipare e protestare.

Da Domenica 16/10 raccolta firme CONTRO la vendita delle aree verdi!

Per firmare ci troverete sabato 22 ottobre dalle ore 7:00 presso il mercato (zona laghetto)

Gruppo Ecologico Pontogliese circolo Legambiente