In data 12 maggio la Giunta Seghezzi ha approvato, con il voto
contrario dell’opposizione, il Bilancio Consuntivo dell’anno 2013 senza rispondere
alle innumerevoli domande presentate
in merito alle innumerevoli diversità fra il bilancio preventivo e il
consuntivo stesso.
Nessuno degli assessori, tranne quello al bilancio, hanno dato conto
del loro operato anche quando sono stati chiamati in causa dalle domande
dell’opposizione che chiedevano spiegazioni in merito al continuo lievitare dei
costi: il Sindaco, capo della giunta, non ha neppure tentato di fornire motivazioni
sul suo operato come se le questioni non lo riguardassero (Sindaco per caso).
Un vero confronto democratico.
Nel 2013 risulta che le somme ancora da riscuotere sono pari a € 1.877.271 mentre le somme ancora da pagare sono
pari a € 3.018.801 con una differenza negativa
di ben € 1.106.641. Su questa questione
preoccupante ne il Sindaco ne gli assessori operativi e neppure i consiglieri
delegati di maggioranza hanno saputo dare una sola risposta: è stato un momento
veramente imbarazzante, si è avuto la netta sensazione che non cogliessero la
gravità della questione.
La nostra preoccupazione è rivolta al fatto che il momento che stiamo
attraversando ci porti a non incassare quanto dobbiamo riscuotere mentre sempre più
potremmo essere chiamati a farci carico di questioni assistenziali che
impegneranno parecchie risorse del bilancio comunale con uscite dalle casse
comunali. Quindi abbiamo suggerito, come altri anni, di prestare attenzione
alle spese inutili e a riportare all’interno dell’apparato comunale lavori che
sono esternalizzati mediante continui appalti.
Dobbiamo risparmiare e meglio organizzare il lavoro comunale che,
malgrado l’impegno di una buona parte dei dipendenti, è lasciato completamente
allo sbando sia da parte del Sindaco che dal dirigente.
Non crediamo che si possa ulteriormente aumentare le tasse comunali
che sono tra le più alte della provincia; infatti la pressione tributaria ( IMU
e IRPEF comunale ) per abitante ha avuto la seguente variazione:
Anno 2013 pari a € 471,59 – Anno 2012
pari a € 384,35 – Anno 2011 pari a € 355,92
Come si può ben vedere vi è un incremento del 22,6%
( € 86,86 ) sull’anno 2012 e di ben 32,4% ( € 115,29 )
sul 2011: questi sono dati inconfutabili presentati dalla Giunta Seghezzi e
convalidati dal revisore dei conti che nella sua relazione ha espresso qualche seria
preoccupazione.
Peccato che nessuno sappia fornire spiegazioni in merito.
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