martedì 23 dicembre 2014

3 SOMARI E 3 BRIGANTI

L’ufficio comunale Tributi e Ragioneria ha consegnato alla minoranza il prospetto, che riproduciamo, in cui sono indicati gli importi che la Giunta Seghezzi ha fatto emettere come anticipo della prima rata TARI (Tassa dei rifiuti) il cui ammontare doveva essere pari al 40% del loro piano finanziario approvato nel bilancio di previsione il 7-08-2014.

ELENCO RUOLI EMISSIONE 2014
RUOLO PRINCIPALE ANNO 2014 TARI TRIBUTI  
Classe  Descrizione Numero Imponibile Addizionale IVA Totale
    Contribuenti   Provinciale   dovuto
O1 UTENZA DOMESTICA  2.621  272.442,04  9.008,37  -    281.450,41
O2 UTENZA NON DOMESTICA  254  144.580,73  4.798,65  -    149.379,38
TOTALE  2.875  417.022,77  13.807,02  -    430.829,79

Questo prospetto è la somma di tutti gli F24 che l’ufficio tributi ha emesso sia agli utenti domestici che a quelli non domestici.
Nel manifesto del PDL dicevano che le minoranze non sapevano fare i conti e per questo eravamo degli asini e dei somari.
Secondo il loro piano finanziario di € 1.000.611,19 il 40 % di anticipo doveva essere di € 400.244,48 e non di € 430.829,79; ma la cosa strana è che l’ufficio tributi, su indicazione della Giunta Seghezzi, ha emesso l’anticipo della tassa comprensiva anche dell’addizionale provinciale ( è la riprova che la pagano gli utenti ).
I cittadini hanno anticipato  di più di quanto dichiarato nel loro piano finanziario e comunque di più anche se consideriamo € 38.000 di addizionale provinciale.
Sempre la Giunta Seghezzi aveva affermato che la suddivisione fra le due categorie era del 30 % sulle utenze non domestiche e del 70 % su quelle domestiche.
Falso = se fate il calcolo alle utenze non domestiche è stato fatto pagare il 34,7 % e a quelle domestiche il 65,3 %.
Il prospetto che abbiamo riprodotto era nelle loro mani prima dell’emissione dell’anticipo per cui sapevano tutto e quindi hanno mentito consapevoli di ingannare e truffare i cittadini utenti: altro che inventare i numeri.
Le eminenze grigie della Giunta ( Sindaco: manager, Assessore alla TARI: capitano d’industria e Assessore al Bilancio: commercialista ) hanno si loro coscientemente inventato i costi solo per mettere le mani nelle tasche dei pontogliesi.
Dopo questa vergognosa vicenda ci viene in mente una bellissima canzone interpretata da Domenico Modugno:


“ …..TRE SOMARI E TRE BRIGANTI….”



Ricordate che il costo effettivo, IVA ed addizionale provinciale comprese, non supererà € 700.000 e questa giunta Seghezzi vi voleva prelevare € 300.000 in più.

domenica 14 dicembre 2014

A PROPOSITO DI ASINI E SOMARI

Nel manifesto di risposta alle minoranze sulla truffa fatta dalla giunta Seghezzi ai danni dei contribuenti il PDL dà dell’asino e del somaro alle opposizioni in quanto incapaci di fare i conti.
In particolare si dice che l’importo del costo della raccolta differenziata, presentato dalla giunta, non è di € 1.038.633 ma di € 1.000.612; ed inoltre che noi non abbiamo considerato l’ IVA sul costo.


[allegato presente nelle bacheche]


L’allegato sopra riportato è la pagina del Bilancio di previsione anno 2014 presentato dalla Giunta e da loro approvato in  Consiglio Comunale il 7-08-2014.
La loro previsione di tassa che i contribuenti pontogliesi devono pagare è la somma della addizionale provinciale sulla TARI (€ 38.022) e  la TARI (€ 1.000.612) Vogliamo ricordare alla Giunta che l’addizionale provinciale la pagano i cittadini (utenti domestici e non domestici); a riprova di quanto specificato invitiamo le eminenze grigie della maggioranza a guardare le fatture che la società di gestione invia al comune e si renderanno conto che viene riportata la seguente voce di costo “ Tributo provinciale RSU – CER 200301 “.
Questa è la dimostrazione che non sanno neanche quello che presentano in Consiglio Comunale ed è per questo che di fronte alle domande insistenti delle minoranze sul tema dei costi esorbitanti della raccolta differenziata non rispondono mai in Consiglio Comunale ma scrivono stupidaggini solo per confondere e nascondere il fatto di essere stati scoperti a truffare i cittadini.
Vogliamo inoltre sottolineare che da sempre il Comune, considerato Ente non commerciale dalle norme di carattere tributario, non recupera l’IVA; per questo motivo il valore dell’IVA, sull’importo delle sole fatture ricevute dal Comune, diventa un costo che pagano i contribuenti.
Nel caso che i componenti della Giunta volessero pagare l’IVA di tasca propria siamo sicuri che i cittadini apprezzerebbero la loro generosità.
Vogliamo assicurare i pontogliesi che la differenza di  circa € 300.000 in più rispetto all’effettivo costo del servizio della raccolta rifiuti tiene conto sia dell’ IVA che della addizionale provinciale.
L’imbroglio della giunta Seghezzi rimane intatto nella sua sostanza e questo modo di dare degli incapaci ( asino e somaro ) alle minoranze appare puerile ed è la prova di come questa maggioranza truffaldina sia ormai ridotta alla frutta.


SEGNALIAMO ALLA GIUNTA SEGHEZZI CHE L’ISCRIZIONE AL CEPU E’ SEMPRE APERTA: NELLA VITA SI PUO’ SEMPRE MIGLIORARE (IL PROBLEMA E’ RIUSCIRCI).

sabato 6 dicembre 2014

SVENTATA LA TRUFFA SULLA TARI (Tassa rifiuti) AI DANNI DEI CONTRIBUENTI PONTOGLIESI

Nel Consiglio Comunale del 28-11-2014 le minoranze hanno evitato che la giunta Seghezzi facesse pagare ai contribuenti pontogliesi circa € 300.000 in più rispetto all’effettivo costo del servizio della raccolta rifiuti.
Le minoranze, conti alla mano ( fatture del gestore Cogeme, di Aprica e altri costi indiretti ), hanno dimostrato che al 31 ottobre 2014 il costo effettivo ammontava a € 562.000 e aggiungendo i due mesi mancanti si perveniva ad un costo totale di fine anno per circa € 700.000.
Questo importo è ben lontano dal  € 1.038.633 che in data 7-08-2014, durante la presentazione del Bilancio di previsione 2014, il Sindaco Seghezzi e l’assessore Bocchi dichiaravano nella relazione al piano finanziario del servizio raccolta rifiuti.
Le minoranze avevano bocciato tale piano finanziario in quanto, oltre a non averlo ricevuto, presentava un costo del servizio a nostro avviso stratosferico.
La giunta Seghezzi sulla base del loro piano finanziario procedeva a dividere l’importo di € 1.038.633 tra le 285 utenze non domestiche ( imprese, artigiani e commercianti ) per un ammontare di € 300.000 ( il 30 % ) e le 2.598 utenze domestiche per un ammontare di € 738.633 ( il 70 % ).
Su questa suddivisione inviava ai contribuenti un acconto pari al 40 % dell’importo stimato per poi effettuare a febbraio 2015 un conguaglio del 60 %.
Alla data di presentazione del Bilancio di previsione la giunta Seghezzi aveva già le fatture dei primi 6 mesi di Cogeme per € 332.882 e il nuovo contratto di Aprica del secondo semestre per un importo di  € 277.854; quindi aveva tutti gli elementi per emettere l’anticipo della tassa sul costo corretto e non prelevare dalle tasche dei contribuenti un importo maggiore ( per legge la tassa rifiuti deve coprire i costi ).
Come le minoranze hanno chiesto le fatture del costo della raccolta differenziata la giunta Seghezzi, sentendosi scoperta, ha cercato di mettere le mani avanti facendo dichiarazioni alla stampa che avrebbe fatto uno sconto alle sole utenze domestiche fino ad un  massimo per il 20 % della quota variabile della tassa.
Con questo metodo avrebbe restituito ai soli  utenti domestici circa € 94.000 contro un maggior prelievo complessivo di € 300.000 e quindi avrebbe messo in atto un ulteriore inganno ai contribuenti.
Anche questo secondo imbroglio non è passato e le minoranze hanno preteso che il conguaglio fosse fatto ad entrambe le utenze sulla base dei costi effettivi.
Puerile è stato il tentativo della giunta Seghezzi di indicare che nel loro piano finanziario di € 1.038.633 vi erano degli accantonamenti prudenziali ( mai indicati nelle loro componenti e nel valore ) e che il possibile risparmio era dovuto al senso civico dei cittadini.
Il senso civico della giunta Seghezzi invece era quello di mettere in atto un prelievo occulto di € 300.000 dalle tasche degli ignari cittadini.


Vogliamo segnalare ai cittadini che come minoranze vigileremo perché la Giunta Seghezzi nel conguaglio di febbraio 2015 emetta un modello di pagamento ( F24 ) con un valore giusto sia per gli utenti non domestici che per quelli domestici.